sabato 22 agosto 2015
lunedì 17 agosto 2015
OLI VEGETALI: ANTIAGE E PROTETTIVI. E TANTO ALTRO ANCORA
Idratanti
e nutrienti, certo. Naturali e rispettosi della pelle, anche. Ma c’è un’altra,
importante “freccia” all’arco degli oli vegetali: sono una ricca fonte di
sostanze anti-età, come la vitamina E
(particolarmente utile anche per la pelle grassa, con pori dilatati, acneica o
che si infiamma al sole) e gli acidi
grassi essenziali o PUFA. Ma tra i componenti più preziosi c’è la
cosiddetta frazione insaponificabile (la parte dell’olio che non si trasforma
in sapone a contatto con la soda). L’insaponificabile è fotoprotettiva ed è
ricca di sostanze nobili, come fitosteroli, vitamine lipofile (quali il betacarotene - precursore della
vitamina A -, ultra-noto per le capacità di uniformare la tintarella),
glicolipidi e squalene, che promuovono
la rigenerazione cellulare della pelle e la formazione di neocollagene ed hanno
un’azione restitutiva ed emolliente. In poche parole: sono un ingrediente
passe-partout.
Viso. Meglio le creme e i sieri o gli oli puri ma con texture secche, che penetrano in profondità senza ungere. Chi ha la pelle grassa
dovrebbe preferire basi con olio di argan o di
girasole, che sono lenitivi e aiutano a normalizzare la produzione di
sebo. Per le pelli secche o disidratate, perfetto l’olio di jojoba, che è una
vera e propria “cera liquida”,
peculiarità che lo rende davvero unico. È particolarmente utile in caso
di pelle secca e devitalizzata, anche usato allo stato naturale: può
essere massaggiato in piccole quantità
sul viso, oppure se ne possono aggiungere due-tre gocce alla crema abituale al
momento dell’utilizzo. L’olio di avocado, che ha un’ottima penetrabilità e stabilità, ha accentuate qualità eutrofiche, ossia
nutrienti, e poi addolcenti, restitutive
e riepitelizzanti: per questo si addice soprattutto alle pelli
rilassate e spente. Per la pelle sensibile sono
particolarmente indicati gli oli di camomilla e di borraggine e con mix di
sostanze antiossidanti e lenitive, come essenze di rosa, neroli, melograno.
Corpo. Perfetti
i concentrati di più oli attivi, da soli o in associazione, per esempio di
mandorle dolci, d’oliva, di crusca di riso,
che agiscono in sinergia per nutrire, idratare e riparare la pelle e per
creare un film protettivo che preserva
anche dal fotoaging. L’olio
ottenuto dalla spremitura delle olive è uno straordinario emolliente e
fotoprotettivo: per questo è tra i più presenti nelle formule dei solari, oltre che per le creme corpo da città,
insieme all’olio di cocco, noto per il contenuto di aminoacidi, che strutturano
le proteine costitutive della pelle, e per la sua maggiore densità e di
conseguenza capacità protettiva. Quello di mandorle, oltre ad essere
ultra-delicato, brilla per le proprietà
lubrificanti ed elasticizzanti e per questo è
l’ideale per prevenire le smagliature. Quello di crusca di riso, dal canto suo,
ha la particolarità di essere ricco di gamma-orizanolo, un fitosterolo che
vanta notevoli proprietà filtranti dai raggi UVA: per questo, anche quest’olio
è spesso inserito nei prodotti solari. Ancora: l’olio di
kigelia africana, per l’alta concentrazione di fitosteroli ad attività simil-estrogenica,
è utile per compattare e tonificare la pelle del seno. E sempre a proposito di
corpo: come dimenticare che gli oli, come quelli di cotone o estratti dai semi
di caffè (particolarmente scorrevoli e con attività snellente), sono tra i prodotti
cult per massaggi ad alto tasso di relax.
Capelli. Shampoo
in olio, come quelli di mandorle o di
lino: niente di meglio per detergere i capelli in delicatezza, soprattutto
d’estate. Ma per domare i capelli ricci o nutrire a fondo quelli secchi, utili
anche gli impacchi
con oli dedicati, oppure con quelli puri di lino, di mandorle dolci o di
monoi (olio di cocco e fiori polinesiani di tiarè macerati).
E ricordando la texture oleosa, un pensiero va, naturalmente, agli oli solari per
capelli, un must per proteggere le lunghezze
sottoposte alle aggressioni degli agenti climatici marini: contengono,
oltre a un fattore protettivo con minimo Spf 15, anche siliconi, antiossidanti e aminoacidi, che formano una
guaina protettiva per colore e luminosità. E oggi sono disponibili sia in versione oleosa sia secca, a seconda che
si desideri un finish “effetto bagnato” o mat.
venerdì 14 agosto 2015
giovedì 13 agosto 2015
NEI DA STARS
Cindy Crawford
Come una firma in un
bellissimo dipinto, che dà carattere e originalità: è il potere che può esercitare un vezzoso neo sul viso e
che sembra messo lì, ad arte, per catturare (irrimediabilmente) gli sguardi. Ne
sanno qualcosa bellissime celebs, come Cindy Crawford, l’icona delle top models
dei magnifici eighties, che deve anche a quel malizioso (e vistoso) neo sul labbro
superiore parte del suo fascino (e del suo successo). Ma anche Eva Mendes, Beyoncè, Julia
Roberts, Rachel Bilson e Uma Thurman hanno trasformato queste piccole
imperfezioni del loro viso in un punto
di forza. Dita Von Teese, con un gesto un po’ rètro (d’altro canto, non è la
regina del Burlesque?), ama sottolineare con la matita scura il piccolo neo
vicino all’occhio sinistro.Al contrario di Sarah Jessica Parker che, invece, quel
neo sul mento proprio non le piaceva e così ha pensato bene di eliminarlo
chirurgicamente.
Eva Mendes
Morale: i nei, o si amano o si odiano. Ma ancor più spesso, si
temono, perché evocano lo
spettro del melanoma. In
Italia, ogni anno si registrano circa 7 mila morti a causa di questo tumore
della pelle e i nuovi casi sono cresciuti del 15% rispetto a 10 anni fa.
Fortuna vuole che, a dispetto della sua aggressività, dal melanoma si guarisce
perfettamente se asportato in tempo. Per questo è fondamentale la prevenzione,
che significa
protezione ottimale contro gli UV, evitare le lampade solari e sottoporsi ad un ceck up completo dal dermatologo una volta
l’anno.
Julia Roberts
Fondamentale anche un auto-check
up mensile. Le mosse giuste: armarsi di uno specchietto, meglio se ingranditore,
per scrutare anche le aree più nascoste, come schiena e collo, e non trascurare
nessuna zona del corpo. Si inizia dalla pianta dei piedi, si risale verso
gambe, busto, schiena e braccia, esaminando attentamente tutti i nei o le
macchie presenti. Per un auto-esame obiettivo, vale sempre la
regola dell’'ABCDE: un neo, infatti, è considerato "atipico" e deve
indurre a fissare un appuntamento con il dermatologo se: A) è Assimetrico; B)
ha i Bordi irregolari; C) ha Colore scuro e non uniforme; D) la Dimensione è
superiore ai 6 mm o è cresciuta notevolmente e in poco tempo; E) si è Evoluto rispetto al
passato e/o ha Emorragie spontanee, non provocate da traumi.
martedì 11 agosto 2015
FILTRI SOLARI COUTURE
Tramontato il mito della pelle color
cioccolato, oggi più che l’abbronzatura si cerca la pelle perfetta, con un tono
misurato di colore. Merito anche dell’offerta capillare di solari multitasking,
con textures sempre più sensoriali,
freschissime, e con formule ormai capaci
di far tutto: frenare l’aging, prendersi cura delle pelli sensibili o con altre
problematiche, accelerare la tintarella,
rassodare e, naturalmente, idratare.
Tra le novità, alcune formule solari “scoop” con attivi che mirano a
ringiovanire i tessuti proteggendo la produzione delle proteine cutanee
caratteristiche di una pelle giovane o
con microcapsule che, una volta “colpite” dai raggi solari, si aprono e
rilasciano sulla pelle un complesso di principi attivi antietà.
L’estate 2015 conferma l'apprezzamento per i solari in
olio, molto gradevoli sotto il profilo sensoriale e capaci di esaltare anche la
tintarella appena dorata. Ma oggi non sono più off limits per le pelli più
chiare e sensibili, bensì studiate anche e soprattutto per le epidermidi così
delicate: infatti, hanno un indice di protezione molto alto (Spf 50+) e formule
particolarmente rispettose della cute.
Altra tendenza: l’abbinamento del
protettivo solare con il siero dedicato,
antimacchie e antirughe, e il boom delle formule (sia pre-sole sia solari) con sostanze stimolanti della melanina, come tirosina o altri
aminoacidi, che accelerano l’abbronzatura diminuendo, di conseguenza, i tempi
di esposizione necessari per esibire un bel colore ambrato. Morale: ormai c’è
un’eccellenza nel sun-care, che trasforma un obbligo (la stesura della
protezione Uv) in un piacere.
Of course,
vale sempre la regola di spalmare i solari senza parsimonia a ogni
applicazione: occorrono almeno 2 mg per cm quadrato di pelle, corrispondenti a circa 5 tocchi di crema sul viso, 8 per il
décolleté e l’addome, 5-6 tocchi per le gambe e altrettanti per braccia, 8 per
spalle e schiena.
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