In
condizioni ottimali, i pori hanno un diametro di
circa 50 micron, ma per motivi ormonali,
genetici, o per colpa dello stesso invecchiamento della pelle, possono
dilatarsi e diventare visibili a occhio nudo. Quando sono già molto evidenti, per
“rimpicciolirli” efficacemente puoi ricorrere ai trattamenti di medicina estetica.
Molto efficaci i peeling superficiali che
favoriscono il turnover cellulare, restringono i pori, regolano la produzione
di sebo e compattano la trama cutanea, come quelli a base di acido piruvico, o
salicilico, oppure con tricloroacetico al 10% o, ancora, i peeling booster con
acido citrico e mandelico. Oppure il medico può proporti i “combinati”, per
esempio con acido azelaico al 20% e
acido salicilico al 20%. In media
occorrono 4-6 sedute totali, da
effettuare ogni 15 giorni (costo: 120-150 euro a seduta).
In alternativa ai peeling, puoi fare delle sedute
con il laser CO2 frazionato, che aiuta a migliorare
considerevolmente la trama cutanea restringendo così il diametro dei pori e
levigando, nel contempo, anche le piccole rughe (occorrono 2-3 sedute da 400
euro l’una).
Per il mantenimento, fai almeno mensilmente una
pulizia del viso da un’estetista qualificata e con trattamenti soft, come
quelli che utilizzano impacchi a base di fitoestratti e oli essenziali, ad
esempio di limone, rosmarino, salvia, timo.
Per
pulire il viso, preferisci i prodotti privi di tensioattivi e a base di oli affini al sebo cutaneo,
come quelli d’oliva e mandorle, i gel a risciacquo (tendenzialmente astringenti)
o le acque micellari (delicate, non modificano il pH cutaneo e sono adatte anche
per le pelli sensibili). Per le creme
giorno: ok le formule leggere, idratanti e con attivi antiossidanti e
antisettici, come calendula, acido lipoico, propoli, tè australiano, e senza
eccipienti