Sogno inconfessabile di tutti gli worker, manager e impiegati: disporre di
un ufficio che stimoli, anziché demolirlo, il benessere. Ma la realtà propone,
di norma, ambienti di lavoro che sono “fabbriche” di stress e malumori, spesso
modulati da rapporti interpersonali non sempre idilliaci. A rincarare il
disagio contribuisce anche l’aria che si respira, nel senso letterale del
termine. Perché spesso si tratta di un’aria malsana, carica di inquinanti
indoor.
Per
contrastare i disagi, valgono semplici, ma efficaci accorgimenti.
AGING DELLA PELLE.
Inquinanti ed emissioni elettromagnetiche del computer accelerano l’aging e
accentuano secchezza, ipereattività e opacità della pelle. L’adrenalina messa
in circolo dall’organismo per tamponare gli effetti dello stress, per
complessi meccanismi induce a trattenere liquidi: per questo, dopo
ore di lavoro il viso può apparire più gonfio. Per le creme
preferire le formulazioni arricchite con vitamina C, A e del gruppo B, che
sono antiossidanti e stimolano il metabolismo della cute, risvegliando colorito
e luminosità. Fondamentale che la crema giorno abbia anche un fattore
protettivo UV. Attenzione anche a collocare la scrivania in modo da
evitare il sole diretto, perché gli UVA, che inducono il photoaging,
oltrepassano anche i vetri e sono nocivi in qualsiasi stagione. Per contrastare
secchezza e irritazioni cutanee: inserire nella bag acqua termale da spruzzare
sul viso, mentre contro i gonfiori, perfetto un thermos con tisane
drenanti (per esempio a base di pungitopo, finocchio, asparago), da sorseggiare
di tanto in tanto.
POSTURA & OCCHI.
Alla scrivania. Una posizione sbagliata
del corpo, oltre a predisporre a dolori di varia natura (collo e schiena in
particolare) favorisce la stasi venosa, con ripercussioni sulla circolazione e
l’accentuazione degli inestetismi della cellulite. Contromisure: scegliere sedie ergonomiche e interrompere il
lavoro ogni tanto per fare una breve camminata. Anche da seduti, alzarsi spesso
sulle punte dei piedi, molleggiarsi leggermente e appoggiare la
pianta del piede a terra con forza, per dare un impulso alla risalita del
sangue venoso.
Occhi. Per evitare di
affaticarli eccessivamente al computer, indossare occhiali a mezza distanza,
ovvero che correggano l’eventuale difetto di visione, come miopia o presbiopia,
calcolando che il video si trova circa 50 cm lontano dal viso. Per riposare
la vista (e prevenire anche occhiaie e altri inestetismi) dirigere lo
sguardo, a intervelli regolari di circa 20 minuti, verso la finestra e su
qualcosa di verde o blu (come gli alberi, il cielo…). Per contrastare la
secchezza oculare: ad occhi chiusi, premere col dito indice il punto
in cui le palpebre inferiore e superiore s’incontrano, vicino al naso, per
deviare il liquido lacrimale verso la superficie dell’occhio, così
da lubrificarlo e rendere più luminoso lo sguardo (2-3 minuti per parte, più
volte al giorno).