martedì 27 maggio 2014
VIDEO-INTERVISTA A DIEGO DALLA PALMA, By Claudia Bortolato
VIDEO-INTERVISTA A DIEGO DALLA PALMA, By Claudia Bortolato
http://www.starbene.it/video/diego-dalla-palma-cosmofarma/
lunedì 26 maggio 2014
SOPRACCIGLIA MUTANTI
Loro,
le sopracciglia, hanno spesso rivoluzionato gli schemi della bellezza e segnato
epoche e trend: sono state sfalsate, ricostruite e un po’ sprezzanti, alla
Marlene Dietrich. Quindi definite e molto charmant, ad ala di gabbiano, come
quelle di Audrey Hepburn in Colazione da
Tiffany. Quasi invisibili, versione Mina, tra i ’60 e i ’70. Ma mai come oggi si sono viste sopracciglia
così mutanti, sofisticate e “vestite” con look estremi. E soprattutto valorizzate da
polveri cromatiche intense o impreziosite da strass, che risaltano ancor di più
se l’incarnato è di un luminoso make-up effetto nudo.
Sopracciglia da acrobazie stilistiche, che
hanno raggiunto la massima espressione creativa sulle passerelle: grosse e intense per creare un inedito contrasto con il
dresscode e l’hairlook iper-femminili; folte, con decisi tocchi brown, ma “pulite” e ben definite o, ancora, con citazioni
tra il fantasy e il cartoon, con sopracciglia prima ossigenate e poi
colorate in azzurro, rosa o verde
pastello. Esercizi di stile da catwalks da clonare solo per occasioni speciali,
perché sono vivamente sconsigliate le correzioni sostanziali (di spessore,
lunghezza, curvatura dell’arco), che vanno calibrate al millimetro considerando
l’ovale, gli zigomi e persino l’incarnato, per non stravolgere l’espressione
del viso. Tanto più che il senso estetico oggi sceglie un arco prevalentemente
alto e sopracciglia di media intensità, più folte che sottili, capaci di valorizzare
gli occhi, rendendoli più aperti ed espressivi.
Damon Roberts, che ha “ritoccato” le
sopracciglia di molte celebs, tra cui Madonna e Beyoncè, consiglia, ad esempio,
di scegliere una forma ad arco rotondeggiante se il viso è spigoloso; una linea
più acuta (la classica ala di gabbiano ma più accentuata) per sfilare gli ovali
più tondeggianti. Nel mezzo, naturalmente, c’è tutta la gamma di convessità da
giocare in base alla forma del proprio viso.
Dopo la pulizia con la pinzetta (sempre la parte inferiore, mai quella superiore), si può passare la matita, oppure sfumare un ombretto leggermente più scuro della tonalità naturale delle sopracciglia, per riempire i vuoti o correggere la forma. Il tocco finale: spazzolare le sopracciglia verso l’alto e l’esterno, per migliorare la definizione dell’arco.
Dopo la pulizia con la pinzetta (sempre la parte inferiore, mai quella superiore), si può passare la matita, oppure sfumare un ombretto leggermente più scuro della tonalità naturale delle sopracciglia, per riempire i vuoti o correggere la forma. Il tocco finale: spazzolare le sopracciglia verso l’alto e l’esterno, per migliorare la definizione dell’arco.
lunedì 19 maggio 2014
CODICE SOLARE: L'ABC DELLA TINTARELLA PERFETTA
L’abbronzatura?
Sembra sia proprio una “passione pericolosa”: gli UVA provocano l’aging, gli
UVB scottano, le creme solari possono indurre
a sottovalutare i rischi dell’eccessiva esposizione, compreso il melanoma, che solo in Italia ha registrato un aumento di casi del 15% rispetto a 10 anni
fa. Ogni anno, con l’avvicinarsi della
stagione della tintarella scattano le “raccomandazioni d’uso” degli esperti. I
più oltranzisti consigliano di cercare costantemente l’ombra. Quelli più
misurati sostengono che l’abbronzatura debba solo essere gestita con molta cura,
perché a dosi moderate il sole fa solo bene: tra l’altro, mantiene il capitale
osseo e stimola la sintesi di vitamina
D, sulla cui efficacia antinfiammatoria nelle patologie autoimmuni e antitumorali a livello di organi interni, per esempio alla mammella e all’intestino, esiste
ormai una discreta letteratura scientifica. L’importante, sostengono gli
esperti, è evitare le esposizioni
eccessive e le relative scottature, che hanno indubbiamente un effetto
degenerativo sulle cellule.
Tradotto, significa inseguire l’abbronzatura
“evolutiva”, quella del colore guadagnato con esposizioni graduali: dieci minuti
il primo giorno, poi mezz’ora il secondo, tre quarti d’ora il terzo e così via.
Resta fondamentale applicare un solare adatto alla propria carnagione, mantenendosi
sempre su fattori alti i primi 10 giorni
di vacanza se si appartiene ai fototipi meno a rischio (3-4-5) per poi scendere
gradualmente, e continuando invece sempre con fattori molto
alti e alti se si appartiene al fototipo
I e II (occhi chiari, capelli biondi o rossi). Tutti accorgimenti che assumono ancor più
importanza considerati gli shock
termici, sempre più frequenti per colpa del global warming – con picchi di
temperature elevate e abbassamenti repentini -,
che alterando il film idrolipidico diminuiscono le naturali difese
cutanee. Stendere il solare dopo il bagno anche se è dichiaratamente
waterproof e riapplicarlo ogni 2 ore usandone sempre una quantità abbondante,
pari a 2 mg per cm quadrato di pelle, l’equivalente di un cucchiaio da minestra
per il viso e di circa una pallina da golf sul corpo.
Importante anche la formulazione. Sì agli oli ma solo con fattori protettivi molto alti durante le prime esposizioni, alla crema,
per la consistenza ricca, e al latte,
particolarmente adatto per il corpo perché più facile da stendere. Attenzione anche a proteggere adeguatamente la
pelle intollerante, che interessa un numero crescente di soggetti, in
maggioranza di sesso femminile (30% delle donne): vanno preferiti prodotti
formulati con sostanze calmanti e anallergiche, come isoflavoni della soia e
vitamina E e privi di nichel, cromo e conservanti.
domenica 11 maggio 2014
sabato 3 maggio 2014
PIÙ DIETE CHE AMANTI NELLA VITA DELLE DONNE
Non
sono i diamanti, come sosteneva Marilyn, i migliori amici della donna, ma le
diete. O meglio, quello tra le donne e i regimi dietetici dimagranti, più che un’amicizia
è un rapporto di amore-odio. Come quello tra amanti, che in un infinito, estenuante balletto
emozionale si cercano e si abbandonano, si ritrovano e si lasciano nuovamente.
Sarà per questo che possono più le diete dei partner. Perchè le donne, nel corso della loro esistenza, cambiano più le prime che i secondi, con un rapporto di 2 a 1: 16 regimi dietetici dimagranti contro una media di 8 amanti. Di più: ogni dieta ipocalorica dura generalmente un mese, ma il 27% delle donne getta la spugna dopo una sola settimana e solo il 7% riesce a sostenere una dieta di mantenimento per più di sei mesi.
Sono alcuni dei numeri emersi da un sondaggio di Forza Supplements, un'azienda inglese che produce integratori e alimenti dietetici. Gli scienziati esperti di alimentazione si sono spesso impegnati a scoprire cause e soluzioni per superare la "crisi" della fase di assestamento delle diete, quando, archiviati i primi, entusiastici momenti, diventa sempre più difficile smaltire i chili in eccesso, perchè il corpo si adatta alla nuova routine alimentare e il metabolismo tende a rallentare.
I ricercatori americani della Virginia Tech di Boston, per esempio,
suggeriscono di bere due bicchieri di acqua prima dei tre pasti principali: da
un loro esperimento condotto su 48 adulti sovrappeso, sembra sia un utile
accorgimento per aiutare il dimagrimento. Com'è riconosciuto sempre indispensabile
il supporto dell’attività fisica e d’aiuto l’uso costante di cosmetici, nonchè l’assunzione
ciclica di integratori drenanti e tonificanti.
Iscriviti a:
Post (Atom)