Loro,
le sopracciglia, hanno spesso rivoluzionato gli schemi della bellezza e segnato
epoche e trend: sono state sfalsate, ricostruite e un po’ sprezzanti, alla
Marlene Dietrich. Quindi definite e molto charmant, ad ala di gabbiano, come
quelle di Audrey Hepburn in Colazione da
Tiffany. Quasi invisibili, versione Mina, tra i ’60 e i ’70. Ma mai come oggi si sono viste sopracciglia
così mutanti, sofisticate e “vestite” con look estremi. E soprattutto valorizzate da
polveri cromatiche intense o impreziosite da strass, che risaltano ancor di più
se l’incarnato è di un luminoso make-up effetto nudo.
Sopracciglia da acrobazie stilistiche, che
hanno raggiunto la massima espressione creativa sulle passerelle: grosse e intense per creare un inedito contrasto con il
dresscode e l’hairlook iper-femminili; folte, con decisi tocchi brown, ma “pulite” e ben definite o, ancora, con citazioni
tra il fantasy e il cartoon, con sopracciglia prima ossigenate e poi
colorate in azzurro, rosa o verde
pastello. Esercizi di stile da catwalks da clonare solo per occasioni speciali,
perché sono vivamente sconsigliate le correzioni sostanziali (di spessore,
lunghezza, curvatura dell’arco), che vanno calibrate al millimetro considerando
l’ovale, gli zigomi e persino l’incarnato, per non stravolgere l’espressione
del viso. Tanto più che il senso estetico oggi sceglie un arco prevalentemente
alto e sopracciglia di media intensità, più folte che sottili, capaci di valorizzare
gli occhi, rendendoli più aperti ed espressivi.
Damon Roberts, che ha “ritoccato” le
sopracciglia di molte celebs, tra cui Madonna e Beyoncè, consiglia, ad esempio,
di scegliere una forma ad arco rotondeggiante se il viso è spigoloso; una linea
più acuta (la classica ala di gabbiano ma più accentuata) per sfilare gli ovali
più tondeggianti. Nel mezzo, naturalmente, c’è tutta la gamma di convessità da
giocare in base alla forma del proprio viso.
Dopo la pulizia con la pinzetta (sempre la parte inferiore, mai quella superiore), si può passare la matita, oppure sfumare un ombretto leggermente più scuro della tonalità naturale delle sopracciglia, per riempire i vuoti o correggere la forma. Il tocco finale: spazzolare le sopracciglia verso l’alto e l’esterno, per migliorare la definizione dell’arco.
Dopo la pulizia con la pinzetta (sempre la parte inferiore, mai quella superiore), si può passare la matita, oppure sfumare un ombretto leggermente più scuro della tonalità naturale delle sopracciglia, per riempire i vuoti o correggere la forma. Il tocco finale: spazzolare le sopracciglia verso l’alto e l’esterno, per migliorare la definizione dell’arco.
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