Anche sulle spiagge italiane è facile imbattersi in donne africane che realizzano "treccine" a costi modici. Sono acconciature molto comode al mare, perchè assicurano capelli sempre in ordine, ma che hanno un rovescio della medaglia: tendono a indebolire i capelli. Un pericolo che ha un nome ben preciso: "alopecia da trazione". La tensione prolungata, infatti, traumatizza i bulbi piliferi, fino a provocare la caduta dei capelli. Un danno che, in chi è predisposta, può diventare anche irreversibile. E non di soli danni meccanici: con queste
acconciature i raggi UV colpiscono con più facilità il cuoio capelluto, esponendo
i follicoli piliferi al rischio di fibrosi e a una conseguente
micro-infiammazione che anticipa la caduta e la miniaturizzazione dei capelli.
In sostanza, un doppio attacco.
Non
basta. L'acqua del mare che si asciuga sulla pelle e
sui capelli deposita la salsedine, che per osmosi disidrata entrambi. E poi i
capelli intrecciati si lavano con maggiore difficoltà, con il rischio di
sviluppare forfora, micosi e dermatiti a causa della proliferazione dei lieviti
normalmente presenti sul cuoio capelluto. Meglio, dunque, non
adottare per troppo tempo queste come altre acconciature che esercitano troppa
trazione (le code di cavallo molto “tirate” sulla nuca, per esempio). Se non
si vuole rinunciare, tenerle al massimo per uno o due giorni e preferire quelle
aderenti alla teste dalla fronte alla nuca, per distribuire la trazione su una
porzione di capelli più ampia e, dunque, per sortire un effetto allentante. Di rigore, applicare protezioni solari su tutte le lunghezze
e, per rinforzare idratazione e
protezione, spruzzare sul cuoio capelluto
l’olio o la crema solare, anche la stessa usata per il viso e il corpo,
ma con minimo Spf 30.
Per curare ulteriormente i capelli stressati dalle
acconciature e dal mix sole-salsedine utile, di tanto in tanto, spruzzare acqua
termale, che idrata, abbassa la temperatura cutanea a livello di cuoio
capelluto, proteggendolo meglio dai danni da UV, apportando nel contempo interessanti contenuti
in sali minerali al fusto del capello. Per tutti, a maggior ragione se si adottano questi hair
look, opportuno anche indossare bandane
o cappelli in tessuto traspirante, soprattutto durante le passeggiate sulla
battigia o l’attività sportiva sotto il sole. In spiaggia, dopo ogni bagno
lavare i capelli solo con acqua. La
sera, invece, per eliminare sebo e impurità (e tracce di sabbia e sale), irrinunciabile
lo shampoo, con prodotti possibilmente in
olio oppure formule ultradelicate, per
esempio con aloe o con altri estratti
botanici che idratano e nutrono in profondità, come olio di germe di grano o di
jojoba. Naturalmente, non usare il phon, per evitare ulteriori stress
ai fusti, ma lasciare asciugare i
capelli all’aria.