Attraverso
le sue infinite interpretazioni, la frangia sta bene a quasi tutte. Unica
discriminante è l’indole: in genere, infatti,
esclude le donne dal carattere tiepido e predilige quelle di grande personalità.
Ma
vanno fatte, naturalmente, delle distinzioni.
Le
frange intarsiate e sfilate si addicono a tutti i visi, perché si “aprono” lì dove necessita. Quelle ad
archetto arrotondano l’ovale, quindi vanno evitate dai visi tondi e quadranti,
mentre le versioni longuette sono ideali sui visi sfilati e spigolosi.
Le frange rette e dalla linea grafica danno carattere
ai visi allungati e regolari e vanno
evitate sui visi squadrati e molto appuntiti, mentre quelle alla Betty Page
slanciano anche i volti morbidi e importanti.
Attenzione alla lunghezza: le frange corte spostano
l’attenzione verso lo sguardo, nel bene e nel male, dunque no se la forma degli
occhi ha qualche imperfezione. Al contrario, le frange lunghe evidenziano il
viso dagli zigomi in giù: meglio evitare l’effetto “evidenziatore” con naso
importante e bocca molto pronunciata.
Alta
manutenzione
Regola
basic per una più facile gestione at home: chiedere al parrucchiere un taglio
trasformista (uno scalato sulla porzione di capelli che corrisponde a un
triangolo ideale il cui vertice è al centro-testa e gli angoli di base tra
orecchio e spalla) e poi giocare con lo
styling per creare, con minime
attenzioni, un look multitasking. E per mantenerla in forma? Il primo gesto è testurizzare i singoli fili di capelli trasformandoli in un unico tessuto tonico con una pasta modellante, da applicare sulla frangi umida. Dopo la prima fase di brushing, spruzzare dell'ottimo fissatore antifreeze con il quale, insieme a una piastra di ultima generazione, registrare la forma finale.
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