venerdì 5 settembre 2014

SOLO PER I TUOI OCCHI




Gioia, rancore, tristezza, felicità: bastano gli occhi per esprimere tutte, ma proprio tutte le emozioni. Tanto ammaliante, lo sguardo, quanto vulnerabile alla stanchezza, al fumo e alla cattiva alimentazione, che lasciano il segno con occhiaie e gonfiori fin dalla giovanissima età. E, oltretutto, estremamente suscettibile all’invecchiamento,  che superati gli anta, offusca la bellezza degli occhi con rughette e zampe di gallina. Colpa della  pelle del contorno  sottilissima perché priva di derma e in più soggetta  allo stress meccanico della mimica facciale, che influisce sui depositi di collagene. Per mantenere occhi luminosi e sguardo seduttivo, fondamentale la beauty routine: al mattino, preferire emulsioni o gel dedicati con attivi idratanti e antiage, come i peptidi che,  ricaricando di energia le cellule cutanee  e stimolando la  fibronectina, migliorano elasticità e turgore della cute e dotati di  filtri UVA adeguati alla situazione. Indispensabile  indossare gli occhiali da sole anche in inverno, in città. La sera,  di rigore l’operazione strucco: aiuta il rinnovamento delle cellule cutanee e rimuove smog e altri agenti nocivi che accelerano l’aging. Senza dimenticare che i pigmenti degli ombretti, a lungo andare, possono scatenare dermatiti da contatto e non si possono escludere, nella peggiore delle ipotesi, congiuntiviti da mascara.

STRATEGIE "ANTIGONFIORE"
Svegliarsi al mattino con le palpebre gonfie: un classico del  day after,  soprattutto se la sera precedente ci si è concesse una cenetta luculliana o  se si hanno fatto le ore piccole.  Primo beauty  step:  gettare un po’ di acqua fredda sugli occhi, oppure far scorrere delicatamente un cubetto di ghiaccio, per stimolare la circolazione superficiale e favorire il riassorbimento dei liquidi. Come base per il make up applicare  un gel a base di attivi drenanti, come centella asiatica, hamamelis, escina e manganese, da tenere in frigorifero prima dell’uso, per aumentare l’effetto decongestionante. La prevenzione: la sera, evitare i pasti pesanti, che affaticando la digestione favoriscono i  ristagni di liquidi. E dormire con un cuscino alto, per stimolare il drenaggio. Un rimedio naturale molto utile: preparare una camomilla ristretta o un tè verde e lasciare raffreddare. Imbibire con il liquido due garze di cotone, conservarle  in frigo per un’ora, quindi applicarle sugli occhi per una quindicina di minuti. 


OCCHIAIE BYE BYE
Accentuato dallo stress del super-lavoro, l’alone bluastro  che compare sotto l’occhio è dovuto a un accumulo di sangue venoso e di melanina. Per attenuarlo, la sera  applicare un’emulsione con flavonoidi e vitamina C, che stimolano la microcircolazione e proteggono i capillari, ed estratti botanici, come le  alghe blu-verdi, ricche di vitamina K, che attenua l’aspetto grigiastro dato dai depositi di emosiderina del sangue. Al mattino, indicate le creme a base di arnica, che favorisce il microcircolo, e rusco, astringente. Il make up, poi, aiuta a camuffare l’inestetismo: un rimedio ottico immediato sono i correttori, come quelli fluidi in pennello, da applicare con precisione sui segni scuri.


COME ATTENUARE LE ZAMPE DI GALLINA
La sera applica creme antiage, rigeneranti e idratanti, per esempio con  collagene marino o polidrossiacidi come il gluconolattone, oppure con retinolo (favorisce il tono cellulare), o ippocastano, oli e burri vegetali,  che dinamizzano la microcircolazione e restituiscono  tono e  radiosità alla zona perioculare. La mattina, invece, per distendere i tratti e ricompattare la pelle, ideali i sieri con complessi la cui azione simula quella del botox, oppure a base di precursori dell’acido ialuronico e zuccheri che contrastano la ialuronidasi, l’enzima che “brucia” l’acido ialuronico.  Per la beauty routine, perfette anche le creme con   vitamina E e oligoelementi, antiossidanti, energizzanti e di stimolo per la produzione di elastina. Un rimedio fai-da-te: preparare un’emulsione con 30 ml di olio di jojoba, 10 ml di acqua di rose e 2 gocce di olio essenziale di rose. Applicarla picchiettando dolcemente con i polpastrelli su tutta la zona perioculare, la sera prima di andare a dormire.

mercoledì 3 settembre 2014

LE CURE POST VACANZE PER I CAPELLI






C’è un rapporto causa-effetto tra le recenti esposizioni al sole e il “deprimente” panorama estetico dei capelli. I quali, di solito, sono gli unici a non essersi goduti le vacanze: sbiaditi, opachi, fragili, spesso rivelano anche cadute (metaforiche) di tono (leggi: mancanza di volume) e cadute effettive (maggior effluvio). Come dire: uno stress da rientro in piena regola. 



Sono effetti dovuti, in linea di massima, allo sbalzo termico subito con le alte temperature il quale, riducendo il livello d’idratazione del fusto, ha reso i capelli più aridi e “stopposi”, e della salsedine che, in sinergia con il cloro, ha corroso le punte e aperto le fibre capillari, rompendole e sbiancandone il colore. Una serie di défaillance evidenti, che se il capello è di base sano, rientra nel giro di una-due settimane con un’adeguata beauty routine “costruita” su semplici principi: utilizzo di shampoo ultra-delicati, per esempio con aloe,  betulla, olio di germe di grano o di jojoba; 1-2 maschere settimanali pre-shampoo con ingredienti rinvigorenti e lucidanti, come burro di mango e  semi di lino, oppure con adenosina (molecola che favorisce la crescita), taurina e ornitinia (aminoacidi fondamentali per la vita dei capelli). A seguire:  balsamo sulle lunghezze  e, ove possibile, niente phon. 



Per i restyling in salone più radicali, soprattutto per quelli più aggressivi, come le decolorazioni, meglio aspettare almeno 2 settimane, tempo necessario affinchè il capello riacquisti la giusta idratazione e nutrizione. Consigliati  da subito, invece, tagli e trattamenti riparativi professionali, spesso indispensabili per restituire forma ai capelli provati dal mare e dagli ultravioletti del sole. Ma è sull’aging meno appariscente, tuttavia accelerato dalle aggressioni climatiche estive, che si gioca il futuro della bellezza dei capelli. é ormai ampiamente dimostrato che i raggi ultravioletti, in particolare gli UVA,  accelerino la fase Catagen e Telogen, dunque di morte e caduta del capello, e che le eccessive esposizioni al sole in estate possano rendere  più copiosa la fisiologica caduta autunnale. 

                                                Splashlight

Per un danno di piccola o media entità, utile una cura  extra con antiossidanti naturali che aiutino a decelerare il processo di morte del capello, come ubichinone, licopene, biotina, vitamine E, C, B5, B e B8, sia in integratore, sia in lozione o fiale da massaggiare sul cuoio capelluto per uno-due mesi. Per effluvi più importanti, oltre i 100 capelli circa al giorno, occorrono prodotti (shampoo, impacchi, lozioni) con formule mirate consigliate da un dermatologo e, se necessario, di attinenza medica.


 Non solo una caduta copiosa. Gli stessi raggi ultravioletti che macchiano la pelle possono infliggere uno “stress genotossico” alle cellule dei capelli, con effetto decolorante: in pratica, eccessive esposizioni estive, senza adeguate protezioni, possono favorire non solo lo sbiadimento della colorazione artificiale, ma anche di quella naturale del capello. Quindi possono agire più in profondità sull’efficienza dei melanociti, che imprimono il colore ai capelli, accelerando negli anni l’incanutimento. Poco, se non nulla, si può fare per “riparare” a questo ulteriore danno per il capello: restano, ovvio, trattamenti “di superficie”, vedi colorazioni (tra l’altro oggi sempre più hi-tech e rispettose della fisiologia del capello) e soluzioni antiaging ad ampio spettro, che in ogni caso supportano le capigliature su altri fronti (corposità, forza, lucentezza, morbidezza). 



La corretta alimentazione quotidiana è basilare anche per il ciclo di vita del capello e per contenerne l’aging: oltre a bere adeguatamente e a mangiare 5 porzioni al dì tra verdura e frutta di stagione, per le vitamine e i minerali antiossidanti,  occorrono 2-3 porzioni settimanali di pesce per gli Omega 3 – soprattutto sardine, aringhe, salmone –. Fondamentali gli aminoacidi, come metionina e cisteina, costitutivi delle cheratine dei capelli, da assicurare con due o tre porzioni settimanali di cereali e legumi, due di carne e un bicchiere al giorno di latte