mercoledì 3 settembre 2014

LE CURE POST VACANZE PER I CAPELLI






C’è un rapporto causa-effetto tra le recenti esposizioni al sole e il “deprimente” panorama estetico dei capelli. I quali, di solito, sono gli unici a non essersi goduti le vacanze: sbiaditi, opachi, fragili, spesso rivelano anche cadute (metaforiche) di tono (leggi: mancanza di volume) e cadute effettive (maggior effluvio). Come dire: uno stress da rientro in piena regola. 



Sono effetti dovuti, in linea di massima, allo sbalzo termico subito con le alte temperature il quale, riducendo il livello d’idratazione del fusto, ha reso i capelli più aridi e “stopposi”, e della salsedine che, in sinergia con il cloro, ha corroso le punte e aperto le fibre capillari, rompendole e sbiancandone il colore. Una serie di défaillance evidenti, che se il capello è di base sano, rientra nel giro di una-due settimane con un’adeguata beauty routine “costruita” su semplici principi: utilizzo di shampoo ultra-delicati, per esempio con aloe,  betulla, olio di germe di grano o di jojoba; 1-2 maschere settimanali pre-shampoo con ingredienti rinvigorenti e lucidanti, come burro di mango e  semi di lino, oppure con adenosina (molecola che favorisce la crescita), taurina e ornitinia (aminoacidi fondamentali per la vita dei capelli). A seguire:  balsamo sulle lunghezze  e, ove possibile, niente phon. 



Per i restyling in salone più radicali, soprattutto per quelli più aggressivi, come le decolorazioni, meglio aspettare almeno 2 settimane, tempo necessario affinchè il capello riacquisti la giusta idratazione e nutrizione. Consigliati  da subito, invece, tagli e trattamenti riparativi professionali, spesso indispensabili per restituire forma ai capelli provati dal mare e dagli ultravioletti del sole. Ma è sull’aging meno appariscente, tuttavia accelerato dalle aggressioni climatiche estive, che si gioca il futuro della bellezza dei capelli. é ormai ampiamente dimostrato che i raggi ultravioletti, in particolare gli UVA,  accelerino la fase Catagen e Telogen, dunque di morte e caduta del capello, e che le eccessive esposizioni al sole in estate possano rendere  più copiosa la fisiologica caduta autunnale. 

                                                Splashlight

Per un danno di piccola o media entità, utile una cura  extra con antiossidanti naturali che aiutino a decelerare il processo di morte del capello, come ubichinone, licopene, biotina, vitamine E, C, B5, B e B8, sia in integratore, sia in lozione o fiale da massaggiare sul cuoio capelluto per uno-due mesi. Per effluvi più importanti, oltre i 100 capelli circa al giorno, occorrono prodotti (shampoo, impacchi, lozioni) con formule mirate consigliate da un dermatologo e, se necessario, di attinenza medica.


 Non solo una caduta copiosa. Gli stessi raggi ultravioletti che macchiano la pelle possono infliggere uno “stress genotossico” alle cellule dei capelli, con effetto decolorante: in pratica, eccessive esposizioni estive, senza adeguate protezioni, possono favorire non solo lo sbiadimento della colorazione artificiale, ma anche di quella naturale del capello. Quindi possono agire più in profondità sull’efficienza dei melanociti, che imprimono il colore ai capelli, accelerando negli anni l’incanutimento. Poco, se non nulla, si può fare per “riparare” a questo ulteriore danno per il capello: restano, ovvio, trattamenti “di superficie”, vedi colorazioni (tra l’altro oggi sempre più hi-tech e rispettose della fisiologia del capello) e soluzioni antiaging ad ampio spettro, che in ogni caso supportano le capigliature su altri fronti (corposità, forza, lucentezza, morbidezza). 



La corretta alimentazione quotidiana è basilare anche per il ciclo di vita del capello e per contenerne l’aging: oltre a bere adeguatamente e a mangiare 5 porzioni al dì tra verdura e frutta di stagione, per le vitamine e i minerali antiossidanti,  occorrono 2-3 porzioni settimanali di pesce per gli Omega 3 – soprattutto sardine, aringhe, salmone –. Fondamentali gli aminoacidi, come metionina e cisteina, costitutivi delle cheratine dei capelli, da assicurare con due o tre porzioni settimanali di cereali e legumi, due di carne e un bicchiere al giorno di latte

Nessun commento:

Posta un commento