venerdì 28 febbraio 2014

BELLE E RILASSATE ANCHE IN UFFICIO

Sogno inconfessabile di tutti gli worker, manager e impiegati: disporre di un ufficio che stimoli, anziché demolirlo, il benessere. Ma la realtà propone, di norma, ambienti di lavoro che sono “fabbriche” di stress e malumori, spesso modulati da rapporti interpersonali non sempre idilliaci. A rincarare il disagio contribuisce anche l’aria che si respira, nel senso letterale del termine. Perché spesso si tratta di un’aria malsana, carica di inquinanti indoor.

Per contrastare i disagi, valgono semplici, ma efficaci accorgimenti.  

AGING DELLA PELLE. 

Inquinanti ed emissioni elettromagnetiche del computer accelerano l’aging e accentuano secchezza, ipereattività e opacità della pelle. L’adrenalina messa in circolo dall’organismo per tamponare gli effetti dello stress,  per complessi meccanismi induce a trattenere liquidi: per questo,  dopo ore di lavoro  il viso può apparire più gonfio. Per le creme preferire le formulazioni arricchite con vitamina C, A e del gruppo B, che sono antiossidanti e stimolano il metabolismo della cute, risvegliando colorito e luminosità. Fondamentale che la crema giorno abbia anche un fattore protettivo UV. Attenzione anche a collocare la scrivania  in modo da evitare il sole diretto, perché gli UVA, che inducono il photoaging, oltrepassano anche i vetri e sono nocivi in qualsiasi stagione. Per contrastare secchezza e irritazioni cutanee: inserire nella bag acqua termale da spruzzare sul viso, mentre contro i gonfiori, perfetto un thermos  con tisane drenanti (per esempio a base di pungitopo, finocchio, asparago), da sorseggiare di tanto in tanto.


POSTURA & OCCHI.

Alla scrivania. Una posizione sbagliata del corpo, oltre a predisporre a dolori di varia natura (collo e schiena in particolare) favorisce la stasi venosa, con ripercussioni sulla circolazione e l’accentuazione degli inestetismi della cellulite. Contromisure:  scegliere sedie ergonomiche e interrompere il lavoro ogni tanto per fare una breve camminata. Anche da seduti, alzarsi  spesso sulle punte dei piedi, molleggiarsi leggermente e appoggiare  la pianta del piede a terra con forza, per dare un impulso alla risalita del sangue venoso.

Occhi. Per evitare di affaticarli eccessivamente al computer, indossare occhiali a mezza distanza, ovvero che correggano l’eventuale difetto di visione, come miopia o presbiopia, calcolando che il video si trova circa 50 cm lontano dal viso. Per  riposare la vista (e prevenire anche occhiaie e altri inestetismi)  dirigere lo sguardo, a intervelli regolari di circa 20 minuti, verso la finestra e su qualcosa di verde o blu (come gli alberi, il cielo…). Per contrastare la secchezza oculare: ad occhi chiusi,  premere col dito indice il punto in cui le palpebre inferiore e superiore s’incontrano, vicino al naso, per deviare il  liquido lacrimale verso la superficie dell’occhio, così da lubrificarlo e rendere più luminoso lo sguardo (2-3 minuti per parte, più volte al giorno).

venerdì 21 febbraio 2014

LABBRA AL BACIO



Attrazione. È scientifico: quando un uomo incontra una donna per la prima volta, i suoi occhi sono attratti dalle labbra, specie se tinte di rosso. Ad affermarlo sono i ricercatori dell'Università di Manchester, che hanno utilizzato l'eye-tracking, un software in grado di controllare la direzione dello sguardo. Lo studio mostra anche che, indipendentemente dal disegno e dal volume delle labbra, le donne che portano un rossetto scarlatto attirano di più.
Bacio. Secondo recenti studi, è possibile che le labbra si siano sviluppate per la nutrizione e che solo in seguito abbiano assunto la funzione legata alla parola. Ma nel bacio soddisfano appetiti diversi. Un bacio innesca nel corpo una valanga di messaggi neurali e attiva sostanze chimiche che trasmettono sensazioni tattili, eccitazione sessuale, sentimenti di vicinanza, motivazione e persino euforia. E alcuni scienziati ritengono che la fusione delle labbra si sia evoluta perché facilita la selezione nell'accoppiamento.
Eterno. Esibire un contorno labbra perfetto, a prova di sbavature e a effetto long lasting?  È un’idea facilmente perseguibile con  il tatuaggio estetico, oggi sempre più discreto ma efficace nell’effetto glamorous. Attenzione però a scegliere solo centri qualificati, che usino sostanze pigmentanti sicure e di qualità, a prova di irritazioni o addirittura di reazioni allergiche. 
Forma. Tendenza make-up: anche per le labbra, vince la massima libertà d’espressione. Sono  à la page sia le labbra iperdefinite, sia l’effetto flou. E per chi ama osare, concessi i rossetti arditi: i colori al neon sulle tonalità dell’arancione, del viola scuro, del rosa shocking. L’essenziale è che la base, ovvero le labbra siano perfette, morbide e lisce, grazie a una beauty routine mirata, che include leggeri gommage settimanali e basi nutrienti e idratanti stese con generosità più volte al giorno.
Ginnastica. Per prevenire le rughette del contorno, utile la “ginnastica labiale”. Due esercizi da effettuare tutti i giorni. 1) Avvicinare gli angoli della bocca con le dita e formando una specie di “O” cercare di fare un sorriso. Mantenere la posizione per 10 secondi, poi ripetere la sequenza 4 volte. 2) Afferrare le labbra superiori tra le dita ed effettuare delle delicate pressioni, quindi ripetere lo stesso movimento sulle labbra inferiori (per 4 volte).
Quanto rossetto mangiamo in media al giorno?Qualcuno si è preso la briga di calcolare quanto lipstick ingeriamo inavvertitamente: il 70% di quello che stendiamo ogni giorno sulle nostre labbra. Un dettaglio curioso, non allarmante: i componenti dei rossetti di qualità  sono testati. E come tutti i  make up prodotti in Europa, sono soggetti ad analisi scientifiche e stretti controlli di sicurezza  prima della loro immissione sul mercato.
Rughe. Le labbra sono uno dei punti più delicati del viso: l’assenza di cheratina le rende più morbide ma anche più esposte alle aggressioni. Se alla vulnerabilità intrinseca si aggiungono i comportamenti a rischio, come il fumo, la probabilità di fare i conti, dopo i 40 anni, con le rughette verticali (codice a barra) e con una minore definizione del contorno, diventa una certezza.  Prevenzione: applicare quotidianamente stick curativi e con filtri UV, per esempio con  burro di karitè o acido ialuronico, che riepitelizza la cute e dà turgore.
Sorriso. Il sorriso non nasce come un atto di benevolenza: secondo gli antropologi, mostrare i denti era un modo per spaventare chi, all'epoca delle caverne, si metteva minaccioso sul nostro incerto cammino di primitivi. Oggi, invece, è il primo gesto spontaneo e naturale per stabilire un buon contatto.Altra curiosità: si sorride fin da quando si è nel grembo materno, perchè è la risposta fisiologica a uno stato di benessere, come dimostrò già nell'Ottocento il neurologo Guillame Duchenne.

Turgore. Le punturine di acido ialuronico sono ormai un classico in medicina estetica per “riempire” le labbra, idratarle  e stimolare la produzione di collagene ed elastina. E secondo le tecniche di inoculazione, si ottengono risultati diversi: con microiniezioni di una formulazione piuttosto densa eseguite sotto gli angoli della bocca si può rialzare il sorriso. Con un acido ialuronico più fluido inoculato solo sul labbro superiore si possono appianare le rughette del codice a barra, mentre con formulazioni specifiche iniettate   nel vermiglio si dà turgore si ridisegnano i contorni (durata  6- 8 mesi).

lunedì 17 febbraio 2014

A LETTO CON IL NEMICO


http://d.repubblica.it/benessere/2014/02/17/news/insonnia_farmaci_psicoterapia_rimedi-2013628/




domenica 16 febbraio 2014

IL CUORE LO DICE UN MESE PRIMA



"IL CUORE LO DICE UN MESE PRIMA", DI CLAUDIA BORTOLATO, SU "D-LA REPUBBLICA" DEL 15.2.14


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A LETTO CON IL NEMICO



"A LETTO CON IL NEMICO", DI CLAUDIA BORTOLATO, SU "D-LA REPUBBLICA" DEL 15.2.14

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martedì 11 febbraio 2014

I DOLORI DELLA MODA

Tacchi vertiginosi e che sembrano sculture. Tubini iper-fascianti e cinture formato bustier, che strizzano la vita modellando una sensualissima silhouette “a clessidra”.  Borse per perfette fashion victim di varie dimensioni, incluse quelle maxi: una buona fetta dell’universo femminile è pronta, almeno per le occasioni particolari, a sacrificare la comodità sull’altare del glamour… e della salute. 

Stiletti. I tacchi alti  -  dagli 8 centimetri in su -  sono tra i maggiori imputati di “danni da abuso”, perchè spostando il baricentro del corpo sulla parte anteriore della pianta, fanno assumere ai piedi una posizione ruotata verso l’interno,  che predispone nel tempo a danni alle articolazioni delle ginocchia. E più il tacco è alto, più aumenta la curvatura lombare e il rischio di problemi alla colonna vertebrale, dolori cervicali inclusi. l'importante, per non incorrere in questi “effetti collaterali”, è calzare gli stiletti per tempi limitati (non oltre le 3-4 ore consecutive al giorno) e per percorsi brevi.  Per contenere  lo spostamento in avanti del corpo, poi, è utile preferire i modelli con i plateau:   se, ad esempio,  lo  scarto tra il platform (l’alzata davanti)  e il tacco è di 6 cm, è come camminare su un tacco da 6 o 8 cm, con il vantaggio, però, che il piede è maggiormente  stabile. Più la differenza tra punta e tacco è minima, più queste calzature sono fisiologiche, soprattutto se hanno anche la punta larga o se sono “open toe”. Ma anche con queste calzature, così come con le zeppe, è vietato eccedere, perchè,  indossate troppo a lungo,  possono favorire un irrigidimento delle articolazioni ed esporle al rischio di  microtraumi. Anche per le ballerine vale la regola dell’alternanza a calzature più fisiologiche (tacco d’altezza media e punta sufficientemente larga), poichè la totale assenza di tacco induce un’eccessiva tensione nei muscoli posteriori del polpaccio, della coscia, del bacino e della  schiena. Muscoli che sono tendenzialmente accorciati, poco flessibili, a causa dell’eccessivo tempo che normalmente trascorriamo seduti.

Attenzione anche alle borse:  meglio i modelli di dimensioni medie rispetto a quelli “maxi” che, soprattutto se pesanti, fanno sbilanciare il corpo verso il lato della borsa, esponendo al  rischio di dolori alla schiena e ai muscoli del collo.

Cinture molto alte, abiti e jeans molto stretti tendono, invece, a rallentare la circolazione venosa e linfatica (peggiorando la cellulite) e a favorire qualche disturbo digestivo. L’escamotage è indossare gli indumenti e accessori stretti, per quanto possibile, “lontano dai pasti” e alternarli con capi meno fascianti, soprattutto a livello inguinale, e in tessuti morbidi e delicatamente avvolgenti, come la seta e il lino.


martedì 4 febbraio 2014

OLI ESSENZIALI PER LA BELLEZZA



Oli essenziali: sono tra gli attivi “simbolo” della nuova cosmesi, che è sempre più incline a proporre soins con un forte richiamo ai concetti di naturalità e tradizione e tuttavia capace di assicurare, grazie all’evoluzione delle ricerche scientifiche, prodotti dalle performances extra (sensorialità, gradevolezza nelle textures). Riscoperte negli ultimi anni, le “essenze” hanno una storia antichissima alle spalle (le prime documentazioni risalgono all’epoca egizia), un passato più recente nell’aromacologia (disciplina, sviluppata dagli anni ottanta dal  Sense of Smell Institute americano, che studia le connessioni  tra olfatto, mente e salute) e un presente molto vivace. 
Le essenze sono tra i principali ingredienti non solo dei cosmetici biologici e naturali dove, per le proprietà antimicrobiche, vengono spesso utilizzate anche in alternativa ai conservanti, ma compaiono pure nelle formule dei cosmetici più “chimici”, prodotti dalle grandi major. Case cosmetiche, che oltretutto, finanziano  studi in materia, come quello condotto qualche tempo fa dal Centro di ricerca di biologia dell’Università di Harvard, dal quale è emerso che l’inalazione degli oli essenziali di lavanda e di agrumi regolarizza la secrezione sebacea, attenua l’eczema e favorisce la combustione dei grassi.
Comunque, già da tempo è noto che oli essenziali abbiano una doppia attività, biologica e aromaterapeuticada un lato agiscono direttamente sui componenti del derma,  stimolando o inibendo determinati enzimi e determinando, via via un’azione elasticizzante, tonificante, illuminante, purificante o lenitiva. Dall’altro, le molecole odorose, inalate dai recettori olfattivi, giungono al cervello e si trasformano in impulsi che hanno ripercussioni su tutto l'organismo. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che cute e sistema nervoso hanno origine dallo stesso foglietto embrionale.
Eclettiche di natura, capaci come sono di   soddisfare sia i bisogni diretti (tono, elasticità, luminosità) sia indiretti della pelle (capacità di nutrire il piacere di annusare odori e visioni di legni, radici, muschi, frutti, bacche, foglie e fiori, che “raccontano” la natura e risvegliano emozioni), le essenze ormai sono abitualmente inserite nelle formule di quasi tutti i cosmetici - shampoo e altri prodotti per capelli; collutori e dentifrici; creme per il viso e per il corpo -.Ma, come da tradizione, possono essere impiegate anche pure, applicate  direttamente sulla cute con un veicolo (per esempio con una crema base oppure con un olio vegetale)  o utilizzate per bagni rilassanti o stimolanti.
A fini cosmetici si possono utilizzare tantissime essenze: per esempio, il vetiver, la lavanda, il ginepro e il limone per purificare e illuminare la pelle; la camomilla per “calmare” e lenire. Per il corpo sono molto utilizzati gli oli essenziali di pomplemo e pepe, per le proprietà stimolanti e drenanti ad effetto anticellulite, insieme al  geranio bourbon e all’ylang ylang, elasticizzanti e  utili per prevenire le smagliature e la perdita di tonicità della cute. Attenzione però, naturalità non significa innocuità: molti oli essenziali, come l’oleandro, il geranio e quelli estratti dagli  agrumi - bergamotto in particolare -, non vanno applicati sul viso e su altre zone della pelle esposte alla luce solare, perché possono provocare reazioni di fotosensibilità. Inoltre, attenzione per i possibili effetti allergici che questi oli possono avere nei soggetti predisposti: prima di procedere, testarne una goccia sull’incavo del gomito e se nel giro di 12-24 ore si osservano delle reazioni anomale, come arrossamento o irritazione, astenersi dall’applicazione.
RICETTE SELF HELP. Gli oli essenziali possono essere utilizzati puri per auto-trattamenti di bellezza, evitando, però, di effettuare cerette o di utilizzare altri  sistemi di depilazione, oltre che di esporsi alle lampade UV  o al sole  durante vacanze esotiche o in alta quota, nelle 24 ore successive all’applicazione. Si possono versare  nell’acqua del bagno (non più di 4-5 gocce), emulsionandoli nel sale, nel miele o nel latte per renderli solubili, oppure si possono utilizzare per un massaggio (da una a 3 gocce massimo), diluendoli in un cucchiaio da tavola di vettori come l’olio d’oliva, di germe di grano  o di mandorle dolci se la pelle è secca; di girasole o di vinacciolo se la pelle è grassa. Per un massaggio stimolante: indicate le essenze di rosmarino, pino; salvia, menta, cannella; per uno rilassante: melissa, cipresso, arancio o rosa. 
Maschere. Se la pelle è sensibile, utilizzare 2 gocce di olio essenziale di sandalo, 1 di rosa, 2 di lavanda; se è grassa o mista: 2 gocce di ylang ylang, 1 di cipresso, 2 di limone; se è secca: 2 gocce di camomilla, 1 di rosa, 2 di neroli. Mescolare gli oli essenziali con 2 cucchiai di yogurt naturale se la pelle è mista o grassa, oppure con 2 cucchiai di miele se è secca o sensibile, quindi spalmare sul viso. Dopo una decina di minuti, sciacquare, tamponare il viso con un asciugamano e infine passare una lozione idratante.
Olio anticellulite. Preparare un mix con 60 ml di olio di mandorle dolci, 5 gocce di olio essenziale di basilico, 4 di ginepro, 4 di pompelmo, 3 di betulla e 3 di rosmarino, che hanno proprietà stimolanti, tonificanti, drenanti e antinfiammatorie. Applicare con un massaggio caratterizzato da tocchi lievi, che risalgono dalla caviglia all'inguine.


domenica 2 febbraio 2014

COLLO LIFT


Un collo bello, con una pelle liscia e vellutata. Elegante e flessuoso, come quelli ritratti dal grande pittore Modigliani. Non è sempre questione di fortuna. Si tratta piuttosto di una conquista fatta di attenzioni costanti. Perché qui l’epidermide è sottile,  delicata, priva di  ghiandole sebacee e, dunque, facile a segnarsi con le tipiche “collane di venere” e altre rughe.
Occhio alla postura: il portamento è basilare  per “allungare” il collo e contrastare il rilassamento della pelle  e dei muscoli sottostanti. Per migliorarlo, mentre si  cammina immaginare che un filo invisibile tiri la testa verso l’alto. Un esercizio tonificante  da eseguire  tutti i giorni: a busto eretto, girare il capo a destra e a sinistra; poi spingere il mento in basso avvicinandolo il più possibile allo sterno. Mantenere la posizione per 5 secondi, quindi raddrizzare la testa. Ripetere 3 volte.
Dress code. I piccoli difetti “costituzionali” possono essere corretti con le acconciature e le scollature ad hoc. Se il collo è un po’ corto, sono adatti i tagli alla garҫonne con la punta dietro, oppure raccolti e tirati in uno chignon alto. Per dare slancio, preferire maglie e vestiti con la scollatura a V. Quanto ai bijoux, meglio dimenticare collier vistosi e pesanti e puntare su orecchini e collane sottili. Per chi la fortuna di avere un bel collo lungo: evitare di portare i capelli molto corti o raccolti in alto. Ideali, invece, sono le mezze lunghezze, possibilmente molto scalate e asimmetriche. Preferire le scollature quadrate,  scegliere collier piatti e voluminosi ed evitare le collane lunghe. Se il collo è tendenzialmente largo, va lasciato “libero”, dunque meglio non appesantirlo con gioielli o scollature “importanti”, tipo quelle   a barchetta.  Sì ai tagli corti, ma “pieni” e alle code di cavallo, alle scollature un po’ profonde e alle collane lunghe. 
Routine cosmetica. Si possono preferire le nuove formule specifiche per il collo, come le creme con peptidi, che hanno un’azione rassodante e ridensificante, oppure prodotti con  altre sostanze antietà,  come alchemilla, acido alfalipoico e vitamine C, A ed E (antiossidanti). E poi ancora  la ratania e il burro di karitè, che stimolano i fibroblasti, nutrono e idratano. Utili, in sinergia alla crema, anche un siero effetto botox per il giorno: contiene esapeptide 3 non tossico, che distende il derma, con un effetto lifting temporaneo, mentre per la notte meglio un siero a base di vitamina C. A proposito di crema, è assolutamente vietato fare economia, essere pigre e/o addurre la scusa della mancanza di tempo. Al contrario, durante l’applicazione del prodotto, eseguire un auto-massaggio tonificante. Stendere la crema con lievi movimenti circolari partendo dal centro del collo verso l’esterno, in direzione delle clavicole e della zona retro auricolare e proseguendo, con pollice e indice, lungo la linea della mandibola.
Chirurgia estetica. Quando il rilassamento, le rughe a collana, i raggrinzimenti, hanno già notevolmente compromesso l'estetica del collo, per un visibile ringiovanimento si può ricorrere al lifting parziale: il chirurgo effettua un’incisione di alcuni centimetri intorno all'orecchio. Quindi procede allo scollamento della cute e al fissaggio latero-superiore, con particolari punti di nylon, del muscolo platisma e della fascia sottocutanea che lo avvolge. È necessaria solo l’anestesia locale con sedazione. La ripresa delle normali attività sociali è possibile dopo una decina di giorni circa. E se il problema è, più semplicemente, l'eccesso di adipe?  Se la cute è ancora  piuttosto elastica può essere sufficiente la sola microlipoaspirazione. Quando l'inestetismo è più marcato, e la pelle poco tonica, con una piccola incisione intorno all'orecchio si asporta anche l’eccesso di cute. E, se necessario, si procede al risollevamento del muscolo platisma. Tutto in anestesia locale e con convalescenza di circa 7-10 giorni.