martedì 11 febbraio 2014

I DOLORI DELLA MODA

Tacchi vertiginosi e che sembrano sculture. Tubini iper-fascianti e cinture formato bustier, che strizzano la vita modellando una sensualissima silhouette “a clessidra”.  Borse per perfette fashion victim di varie dimensioni, incluse quelle maxi: una buona fetta dell’universo femminile è pronta, almeno per le occasioni particolari, a sacrificare la comodità sull’altare del glamour… e della salute. 

Stiletti. I tacchi alti  -  dagli 8 centimetri in su -  sono tra i maggiori imputati di “danni da abuso”, perchè spostando il baricentro del corpo sulla parte anteriore della pianta, fanno assumere ai piedi una posizione ruotata verso l’interno,  che predispone nel tempo a danni alle articolazioni delle ginocchia. E più il tacco è alto, più aumenta la curvatura lombare e il rischio di problemi alla colonna vertebrale, dolori cervicali inclusi. l'importante, per non incorrere in questi “effetti collaterali”, è calzare gli stiletti per tempi limitati (non oltre le 3-4 ore consecutive al giorno) e per percorsi brevi.  Per contenere  lo spostamento in avanti del corpo, poi, è utile preferire i modelli con i plateau:   se, ad esempio,  lo  scarto tra il platform (l’alzata davanti)  e il tacco è di 6 cm, è come camminare su un tacco da 6 o 8 cm, con il vantaggio, però, che il piede è maggiormente  stabile. Più la differenza tra punta e tacco è minima, più queste calzature sono fisiologiche, soprattutto se hanno anche la punta larga o se sono “open toe”. Ma anche con queste calzature, così come con le zeppe, è vietato eccedere, perchè,  indossate troppo a lungo,  possono favorire un irrigidimento delle articolazioni ed esporle al rischio di  microtraumi. Anche per le ballerine vale la regola dell’alternanza a calzature più fisiologiche (tacco d’altezza media e punta sufficientemente larga), poichè la totale assenza di tacco induce un’eccessiva tensione nei muscoli posteriori del polpaccio, della coscia, del bacino e della  schiena. Muscoli che sono tendenzialmente accorciati, poco flessibili, a causa dell’eccessivo tempo che normalmente trascorriamo seduti.

Attenzione anche alle borse:  meglio i modelli di dimensioni medie rispetto a quelli “maxi” che, soprattutto se pesanti, fanno sbilanciare il corpo verso il lato della borsa, esponendo al  rischio di dolori alla schiena e ai muscoli del collo.

Cinture molto alte, abiti e jeans molto stretti tendono, invece, a rallentare la circolazione venosa e linfatica (peggiorando la cellulite) e a favorire qualche disturbo digestivo. L’escamotage è indossare gli indumenti e accessori stretti, per quanto possibile, “lontano dai pasti” e alternarli con capi meno fascianti, soprattutto a livello inguinale, e in tessuti morbidi e delicatamente avvolgenti, come la seta e il lino.


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