I DOLORI DELLA MODA
Tacchi vertiginosi e che sembrano
sculture. Tubini iper-fascianti e cinture formato bustier, che strizzano
la vita modellando una sensualissima silhouette “a clessidra”. Borse per perfette fashion victim di
varie dimensioni, incluse quelle maxi: una buona fetta dell’universo femminile
è pronta, almeno per le occasioni particolari, a sacrificare la comodità
sull’altare del glamour… e della salute.
Stiletti. I tacchi alti -
dagli 8 centimetri in su - sono
tra i maggiori imputati di “danni da abuso”, perchè spostando
il baricentro del corpo sulla parte anteriore della pianta, fanno
assumere ai piedi una posizione ruotata verso l’interno, che predispone nel tempo a danni alle
articolazioni delle ginocchia. E più il tacco è alto, più aumenta la curvatura
lombare e il rischio di problemi alla colonna vertebrale, dolori cervicali
inclusi. l'importante,
per non incorrere in questi “effetti collaterali”, è calzare gli stiletti per
tempi limitati (non oltre le 3-4 ore consecutive al giorno) e per percorsi
brevi. Per contenere lo spostamento in avanti del corpo, poi, è
utile preferire i modelli con i plateau: se, ad esempio, lo scarto tra il platform (l’alzata davanti) e il tacco è di 6 cm, è come camminare su un
tacco da 6 o 8 cm, con il vantaggio, però, che il piede è maggiormente stabile. Più la differenza tra punta e tacco è minima, più queste calzature sono
fisiologiche, soprattutto se hanno anche la punta larga o se sono “open toe”. Ma anche con queste calzature, così come con le zeppe, è vietato eccedere, perchè, indossate troppo a lungo, possono favorire un irrigidimento delle articolazioni ed esporle al rischio di microtraumi. Anche per
le ballerine vale la regola dell’alternanza a calzature più fisiologiche
(tacco d’altezza media e punta sufficientemente larga), poichè la totale assenza di
tacco induce un’eccessiva tensione nei muscoli posteriori del polpaccio, della
coscia, del bacino e della schiena.
Muscoli che sono tendenzialmente accorciati, poco flessibili, a causa
dell’eccessivo tempo che normalmente trascorriamo seduti.
Attenzione
anche alle borse: meglio i modelli di
dimensioni medie rispetto a quelli “maxi” che, soprattutto se pesanti, fanno sbilanciare il corpo
verso il lato della borsa, esponendo al
rischio di dolori alla schiena e ai muscoli del collo.
Cinture molto alte, abiti e jeans molto stretti tendono, invece, a rallentare la circolazione
venosa e linfatica (peggiorando la cellulite) e a favorire qualche disturbo
digestivo. L’escamotage è indossare gli indumenti e accessori stretti, per
quanto possibile, “lontano dai pasti” e alternarli con capi meno fascianti,
soprattutto a livello inguinale, e in tessuti morbidi e delicatamente
avvolgenti, come la seta e il lino.
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