martedì 4 febbraio 2014

OLI ESSENZIALI PER LA BELLEZZA



Oli essenziali: sono tra gli attivi “simbolo” della nuova cosmesi, che è sempre più incline a proporre soins con un forte richiamo ai concetti di naturalità e tradizione e tuttavia capace di assicurare, grazie all’evoluzione delle ricerche scientifiche, prodotti dalle performances extra (sensorialità, gradevolezza nelle textures). Riscoperte negli ultimi anni, le “essenze” hanno una storia antichissima alle spalle (le prime documentazioni risalgono all’epoca egizia), un passato più recente nell’aromacologia (disciplina, sviluppata dagli anni ottanta dal  Sense of Smell Institute americano, che studia le connessioni  tra olfatto, mente e salute) e un presente molto vivace. 
Le essenze sono tra i principali ingredienti non solo dei cosmetici biologici e naturali dove, per le proprietà antimicrobiche, vengono spesso utilizzate anche in alternativa ai conservanti, ma compaiono pure nelle formule dei cosmetici più “chimici”, prodotti dalle grandi major. Case cosmetiche, che oltretutto, finanziano  studi in materia, come quello condotto qualche tempo fa dal Centro di ricerca di biologia dell’Università di Harvard, dal quale è emerso che l’inalazione degli oli essenziali di lavanda e di agrumi regolarizza la secrezione sebacea, attenua l’eczema e favorisce la combustione dei grassi.
Comunque, già da tempo è noto che oli essenziali abbiano una doppia attività, biologica e aromaterapeuticada un lato agiscono direttamente sui componenti del derma,  stimolando o inibendo determinati enzimi e determinando, via via un’azione elasticizzante, tonificante, illuminante, purificante o lenitiva. Dall’altro, le molecole odorose, inalate dai recettori olfattivi, giungono al cervello e si trasformano in impulsi che hanno ripercussioni su tutto l'organismo. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che cute e sistema nervoso hanno origine dallo stesso foglietto embrionale.
Eclettiche di natura, capaci come sono di   soddisfare sia i bisogni diretti (tono, elasticità, luminosità) sia indiretti della pelle (capacità di nutrire il piacere di annusare odori e visioni di legni, radici, muschi, frutti, bacche, foglie e fiori, che “raccontano” la natura e risvegliano emozioni), le essenze ormai sono abitualmente inserite nelle formule di quasi tutti i cosmetici - shampoo e altri prodotti per capelli; collutori e dentifrici; creme per il viso e per il corpo -.Ma, come da tradizione, possono essere impiegate anche pure, applicate  direttamente sulla cute con un veicolo (per esempio con una crema base oppure con un olio vegetale)  o utilizzate per bagni rilassanti o stimolanti.
A fini cosmetici si possono utilizzare tantissime essenze: per esempio, il vetiver, la lavanda, il ginepro e il limone per purificare e illuminare la pelle; la camomilla per “calmare” e lenire. Per il corpo sono molto utilizzati gli oli essenziali di pomplemo e pepe, per le proprietà stimolanti e drenanti ad effetto anticellulite, insieme al  geranio bourbon e all’ylang ylang, elasticizzanti e  utili per prevenire le smagliature e la perdita di tonicità della cute. Attenzione però, naturalità non significa innocuità: molti oli essenziali, come l’oleandro, il geranio e quelli estratti dagli  agrumi - bergamotto in particolare -, non vanno applicati sul viso e su altre zone della pelle esposte alla luce solare, perché possono provocare reazioni di fotosensibilità. Inoltre, attenzione per i possibili effetti allergici che questi oli possono avere nei soggetti predisposti: prima di procedere, testarne una goccia sull’incavo del gomito e se nel giro di 12-24 ore si osservano delle reazioni anomale, come arrossamento o irritazione, astenersi dall’applicazione.
RICETTE SELF HELP. Gli oli essenziali possono essere utilizzati puri per auto-trattamenti di bellezza, evitando, però, di effettuare cerette o di utilizzare altri  sistemi di depilazione, oltre che di esporsi alle lampade UV  o al sole  durante vacanze esotiche o in alta quota, nelle 24 ore successive all’applicazione. Si possono versare  nell’acqua del bagno (non più di 4-5 gocce), emulsionandoli nel sale, nel miele o nel latte per renderli solubili, oppure si possono utilizzare per un massaggio (da una a 3 gocce massimo), diluendoli in un cucchiaio da tavola di vettori come l’olio d’oliva, di germe di grano  o di mandorle dolci se la pelle è secca; di girasole o di vinacciolo se la pelle è grassa. Per un massaggio stimolante: indicate le essenze di rosmarino, pino; salvia, menta, cannella; per uno rilassante: melissa, cipresso, arancio o rosa. 
Maschere. Se la pelle è sensibile, utilizzare 2 gocce di olio essenziale di sandalo, 1 di rosa, 2 di lavanda; se è grassa o mista: 2 gocce di ylang ylang, 1 di cipresso, 2 di limone; se è secca: 2 gocce di camomilla, 1 di rosa, 2 di neroli. Mescolare gli oli essenziali con 2 cucchiai di yogurt naturale se la pelle è mista o grassa, oppure con 2 cucchiai di miele se è secca o sensibile, quindi spalmare sul viso. Dopo una decina di minuti, sciacquare, tamponare il viso con un asciugamano e infine passare una lozione idratante.
Olio anticellulite. Preparare un mix con 60 ml di olio di mandorle dolci, 5 gocce di olio essenziale di basilico, 4 di ginepro, 4 di pompelmo, 3 di betulla e 3 di rosmarino, che hanno proprietà stimolanti, tonificanti, drenanti e antinfiammatorie. Applicare con un massaggio caratterizzato da tocchi lievi, che risalgono dalla caviglia all'inguine.


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