mercoledì 21 dicembre 2016

CELLULITE O ADIPE? AUTOTEST E SOLUZIONI



Sui glutei soprattutto, ma anche sui fianchi: in queste zone, in particolare, le rotondità in eccesso sono spesso una combinazione di adipe e di “pelle a materasso”

L'autotest. Per capire la differenza, sfiora i cuscinetti con le mani: se non ti danno alcuna sensazione è solo “ciccia”. Se c’è anche o solo cellulite, invece,  sono freddi e spesso dolenti, la pelle è ruvida, opaca, talvolta tendente al violaceo, perché  sono costituiti da tessuto fibroso (una degenerazione del grasso che si trova sotto la cute provocata da una cattiva microcircolazione).

I cosmetici. Per i i rotolini di grasso sono adatti i prodotti snellenti (per esempio con caffeina, guaranà, spirulina); per i mix con cellulite,  le formule   drenanti e lipolitiche (in più, per esempio, con rusco, escina, ippocastano)

FitnessIn entrambi i casi, indispensabile l’attività fisica, in particolare gli esercizi aerobici di media-lunga durata  che, oltre a drenare, inducono il corpo a utilizzare il metabolismo lipidico,  aumentando il dispendio energetico e contrastando il deposito dei grassi. Un allenamento tipo è eseguire 5-6 esercizi intensi intervallati (ad esempio 1 minuto di cyclette o corsa veloce alternato a un minuto lento) oppure saltare la corda mantenendo una frequenza elevata, con almeno 100 saltelli al minuto senza interruzioni.


                              

domenica 3 gennaio 2016

VIA I PORI DILATATI



In condizioni  ottimali, i pori hanno un diametro di circa 50 micron, ma  per motivi ormonali, genetici, o per colpa dello stesso invecchiamento della pelle, possono dilatarsi e diventare visibili a occhio nudo. Quando sono già molto evidenti, per “rimpicciolirli” efficacemente puoi ricorrere ai trattamenti di medicina estetica.

Molto efficaci i peeling superficiali che favoriscono il turnover cellulare, restringono i pori, regolano la produzione di sebo e compattano la trama cutanea, come quelli a base di acido piruvico, o salicilico, oppure con tricloroacetico al 10% o, ancora, i peeling booster con acido citrico e mandelico. Oppure il medico può proporti i “combinati”, per esempio con  acido azelaico al 20% e acido salicilico al 20%.  In media occorrono  4-6 sedute totali, da effettuare ogni 15 giorni (costo: 120-150 euro a seduta).

In alternativa ai peeling, puoi fare delle sedute con il  laser CO2 frazionato, che aiuta a migliorare considerevolmente la trama cutanea restringendo così il diametro dei pori e levigando, nel contempo, anche le piccole rughe (occorrono 2-3 sedute da 400 euro l’una). 



Per il mantenimento, fai almeno mensilmente una pulizia del viso da un’estetista qualificata e con trattamenti soft, come quelli che utilizzano impacchi a base di fitoestratti e oli essenziali, ad esempio di limone, rosmarino, salvia, timo. 

Per pulire il viso, preferisci i prodotti privi di tensioattivi e a base di oli affini al sebo cutaneo, come quelli d’oliva e mandorle, i gel a risciacquo (tendenzialmente astringenti) o le acque micellari (delicate, non modificano il pH cutaneo e sono adatte anche per le pelli sensibili).  Per le creme giorno: ok le formule leggere, idratanti e con attivi antiossidanti e antisettici, come calendula, acido lipoico, propoli, tè australiano, e senza eccipienti

sabato 2 gennaio 2016

SENZA MACCHIA E SENZA PAURA


Una pelle radiosa, con un bel colorito omogeneo e uniforme. Che equivale a dire, principalmente, senza le “odiate” macchie scure, che anno dopo anno affiorano su viso, décolleté e mani di molte donne (oltre il 50%, dai 30 anni in su). Gli studi hanno dimostrato che oltre il 60% delle discromie sono frutto del photoaging o di reazioni di foto-tossicità    (sostanze che poste sulla pelle  reagiscono con il sole e la macchiano),  mentre solo il 13% è la conseguenza dell’invecchiamento.

Anche lo smog, come hanno scoperto recenti studi, aumenta del 20% la comparsa di macchie scure a causa della presenza degli idrocarburi, che agiscono direttamente sui melanociti, incrementandone la moltiplicazione.



Soluzioni cosmetiche.

Il consiglio fondamentale è di applicare creme e/o make-up  dotati di filtri fotostabili e con almeno un SPF 15 (indice UVB) e un PPD pari a 25/30 (indice UVA) – capaci, dunque, di difendere la pelle dall’aging e di limitare la melanogenesi indotta dalle radiazioni UV. Per lo stesso motivo, fai attenzione a proteggerti anche indoor: in ufficio, per esempio, se la scrivania si trova in prossimità di una finestra, cambia posizione, perché gli UVA passano anche attraverso i vetri.

Al mattino, per potenziare l’effetto scudo,  su viso, collo e décolleté applica le formulazioni cosmetiche studiate anche per contrastare i danni alla pelle dallo smog, a base, per esempio, di carotenoidi o polifenoli dell’uva, che hanno proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, o complessi estratti dal salice bianco, che aumentano i meccanismi di protezione cellulare, anche da quelli che formano le macchie.

La sera puoi preferire le creme notte con sostanze che  inibiscono la melanogenesi, riattivano la microcircolazione e migliorano lo strato corneo, come quelle con  acidi della frutta, acido cogico e vitamina C.

Soluzioni medico - estetiche.

Per le macchie da foto-esposizione  e da aging   sono adatti i  laser ad alexandrite e  Q/Switched,  oppure il laser frazionale e la luce pulsata: spetta allo specialista valutare quale sia lo strumento più adatto in base al tuo tipo di pelle e alla natura delle macchie. Con 2-3 sedute in media  la pelle ritrova un incarnato più omogeneo.

Una  valida alternativa, che permette anche di migliorare la qualità della pelle di tutto il viso e/o décolleté, sono i  peeling leviganti e “antimacchia”. Funzionano quelli a base di acido salicilico, piruvico, azelaico, tricloroacetico, retinoico, anche combinati tra loro dal medico.

lunedì 17 agosto 2015

OLI VEGETALI: ANTIAGE E PROTETTIVI. E TANTO ALTRO ANCORA







Idratanti e nutrienti, certo. Naturali e rispettosi della pelle, anche. Ma c’è un’altra, importante “freccia” all’arco degli oli vegetali: sono una ricca fonte di sostanze anti-età, come la vitamina  E (particolarmente utile anche per la pelle grassa, con pori dilatati, acneica o che si infiamma al sole) e gli acidi grassi essenziali o PUFA. Ma tra i componenti più preziosi c’è la cosiddetta frazione insaponificabile (la parte dell’olio che non si trasforma in sapone a contatto con la soda). L’insaponificabile è fotoprotettiva ed è ricca di sostanze nobili, come fitosteroli, vitamine lipofile (quali il betacarotene - precursore della vitamina A -, ultra-noto per le capacità di uniformare la tintarella), glicolipidi e squalene, che promuovono la rigenerazione cellulare della pelle e la formazione di neocollagene ed hanno un’azione restitutiva ed emolliente. In poche parole: sono un ingrediente passe-partout. 



Viso. Meglio le creme e i sieri o gli oli puri ma con texture secche, che penetrano in profondità senza ungere. Chi ha la pelle grassa dovrebbe preferire basi con olio di argan o di  girasole, che sono lenitivi e aiutano a normalizzare la produzione di sebo. Per le pelli secche o disidratate, perfetto l’olio di jojoba, che  è una vera e propria “cera liquida”,  peculiarità che lo rende davvero unico. È particolarmente utile in caso di pelle secca e devitalizzata, anche usato allo stato naturale: può essere  massaggiato in piccole quantità sul viso, oppure se ne possono aggiungere due-tre gocce alla crema abituale al momento dell’utilizzo. L’olio di avocado, che ha un’ottima penetrabilità e stabilità,  ha accentuate qualità eutrofiche, ossia nutrienti, e poi addolcenti, restitutive  e riepitelizzanti: per questo si addice soprattutto alle pelli rilassate e spente. Per la pelle sensibile sono particolarmente indicati gli oli di camomilla e di borraggine e con mix di sostanze antiossidanti e lenitive, come essenze di rosa, neroli, melograno.


Corpo. Perfetti i concentrati di più oli attivi, da soli o in associazione, per esempio di mandorle dolci, d’oliva, di crusca di riso,  che agiscono in sinergia per nutrire, idratare e riparare la pelle e per creare un film protettivo che  preserva anche dal fotoaging. L’olio ottenuto dalla spremitura delle olive è uno straordinario emolliente e fotoprotettivo: per questo è tra i più presenti nelle formule dei solari, oltre che per le creme corpo da città, insieme all’olio di cocco, noto per il contenuto di aminoacidi, che strutturano le proteine costitutive della pelle, e per la sua maggiore densità e di conseguenza capacità protettiva. Quello di mandorle, oltre ad essere ultra-delicato,  brilla per le proprietà lubrificanti ed elasticizzanti e per questo è l’ideale per prevenire le smagliature. Quello di crusca di riso, dal canto suo, ha la particolarità di essere ricco di gamma-orizanolo, un fitosterolo che vanta notevoli proprietà filtranti dai raggi UVA: per questo, anche quest’olio è spesso inserito nei prodotti solari. Ancora: l’olio di kigelia africana, per l’alta concentrazione di fitosteroli ad attività simil-estrogenica, è utile per compattare e tonificare la pelle del seno. E sempre a proposito di corpo: come dimenticare che gli oli, come quelli di cotone o estratti dai semi di caffè (particolarmente scorrevoli e con attività snellente), sono tra i prodotti cult per massaggi ad alto tasso di relax.



Capelli. Shampoo in olio, come quelli  di mandorle o di lino: niente di meglio per detergere i capelli in delicatezza, soprattutto d’estate. Ma per domare i capelli ricci o nutrire a fondo quelli secchi, utili anche gli  impacchi  con oli dedicati, oppure con quelli puri di lino, di mandorle dolci o di monoi (olio di cocco e fiori polinesiani di tiarè macerati). E ricordando la texture oleosa, un pensiero va, naturalmente, agli oli solari per capelli, un must per proteggere le lunghezze  sottoposte alle aggressioni degli agenti climatici marini: contengono, oltre a un fattore protettivo con minimo Spf 15, anche  siliconi, antiossidanti e aminoacidi, che formano una guaina protettiva per colore e luminosità. E oggi sono disponibili sia in versione oleosa sia secca, a seconda che si desideri un finish “effetto bagnato” o mat.

giovedì 13 agosto 2015

NEI DA STARS




Cindy Crawford

Come una firma in un bellissimo dipinto, che dà carattere e originalità: è il potere  che può esercitare un vezzoso neo sul viso e che sembra messo lì, ad arte, per catturare (irrimediabilmente) gli sguardi. Ne sanno qualcosa bellissime celebs, come Cindy Crawford, l’icona delle top models dei magnifici eighties, che deve anche a quel malizioso (e vistoso) neo sul labbro superiore parte del suo fascino (e del suo successo). Ma anche Eva Mendes, Beyoncè, Julia Roberts, Rachel Bilson e Uma Thurman hanno trasformato queste piccole imperfezioni del loro viso  in un punto di forza. Dita Von Teese, con un gesto un po’ rètro (d’altro canto, non è la regina del Burlesque?), ama sottolineare con la matita scura il piccolo neo vicino all’occhio sinistro.Al contrario di Sarah Jessica Parker che, invece, quel neo sul mento proprio non le piaceva e così ha pensato bene di eliminarlo chirurgicamente.


Eva Mendes

Morale: i nei, o si amano o si odiano. Ma ancor più spesso, si temono, perché evocano lo spettro del melanoma. In Italia, ogni anno si registrano circa 7 mila morti a causa di questo tumore della pelle e i nuovi casi sono cresciuti del 15% rispetto a 10 anni fa. Fortuna vuole che, a dispetto della sua aggressività, dal melanoma si guarisce perfettamente se asportato in tempo. Per questo è fondamentale la prevenzione, che significa protezione ottimale contro gli UV, evitare le lampade solari e sottoporsi ad  un ceck up completo dal dermatologo una volta l’anno.


Julia Roberts

Fondamentale anche un auto-check up mensile. Le mosse giuste: armarsi di uno specchietto, meglio se ingranditore, per scrutare anche le aree più nascoste, come schiena e collo, e non trascurare nessuna zona del corpo. Si inizia dalla pianta dei piedi, si risale verso gambe, busto, schiena e braccia, esaminando attentamente tutti i nei o le macchie presenti. Per un auto-esame obiettivo, vale sempre la regola dell’'ABCDE: un neo, infatti, è considerato "atipico" e deve indurre a fissare un appuntamento con il dermatologo se: A) è Assimetrico; B) ha i Bordi irregolari; C) ha Colore scuro e non uniforme; D) la Dimensione è superiore ai 6 mm o è cresciuta notevolmente e  in poco tempo; E) si è Evoluto rispetto al passato e/o ha Emorragie spontanee, non provocate da traumi.